Stampa fotografica “fine art” e low-cost: una soluzione possibile?

Il modo di concepire la stampa fotografica negli ultimi anni, considerate le nuove tecnologie di stampa digitale e la progressiva proposta di nuovi materiali, si sta sicuramente evolvendo, soprattutto la stampa “fine art”.

Il termine “fine art”, da sempre, definisce le stampe fotografiche professionali su carta di ottima qualità che prevedono uno studio di prestampa atto a definire la migliore ottimizzazione cromatica.

Tutt’oggi molti fotografi, soprattutto nel caso di fotografie destinate alla vendita a collezionisti, fanno riferimento alla stampa “fine art” come metodo standard di proposta agli acquirenti.

Un tempo, qualsiasi fotografo o appassionato dell’arte della fotografia era portato a ricorrere alla stampa su carta, a vari livelli qualitativi, più o meno costosi.

Tuttavia, il forex e le tecniche ad esso correlate hanno raggiunto oggi un livello di qualità eccezionale, pur mantenendo dei prezzi di stampa assolutamente contenuti.

Tale supporto, infatti, presenta un punto di bianco sorprendente che permette di far risaltare sia immagini a colori che in bianco e nero.

Il materiale è leggero, si può appendere con del semplice biadesivo o del velcro, ed è facilmente trasportabile. Questo lo rende perfetto da utilizzare anche in caso di mostre, esposizioni ed eventi.

Il forex è disponibile in diversi spessori; per lo scopo sopramenzionato è sufficiente uno spessore di 3mm. In caso di situazioni in cui il trasporto potrebbe causare danni alle stampe, è invece consigliabile optare per uno spessore di 5mm, in grado di donare più struttura al materiale, rendendolo più resistente ad eventuali urti.

Al fine di assicurare una migliore resa dei colori e per ottenere un risultato vivido e brillante, è preferibile ricorrere ad una impostazione dei profili di prestampa in ottica “fine art”.

Per tutto quanto sopra descritto, noi di Extreme Printing invitiamo vivamente ogni fotografo a provare la stampa low-cost / high quality su forex per ottenere un effetto “fine art” professionale.

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Photo Credit: Stefano Tieni